Con l’aiuto e l’esempio di Gesù…
“Prometto, con l’aiuto e l’esempio di Gesù, di fare del mio meglio per:
migliorare me stesso;
per aiutare gli altri;
per osservare la legge del Branco”.
Questa è la Promessa che i lupetti del Branco Dhak di Arona hanno recitato il weekend del 5 e 6 febbraio a Montorfano (VB) davanti a mamma e papà, ai Vecchi lupi, ai fratellini e alle sorelline di tana che hanno condiviso con loro questo cammino.
L’IMPEGNO
Per ciascun lupetto la cerimonia della promessa non è solo un rito solenne, ma rappresenta una fase molto importante del suo percorso di progressione personale. Durante questo cammino è il bambino stesso che sceglie liberamente di giocare nel gioco dello scautismo, di cacciare e vivere insieme al Branco nel rispetto delle leggi della giungla.
Nei mesi passati, ciascun bambino ha vissuto le avventure di Mowgli con lo spirito della famiglia felice che contraddistingue ogni attività di branco. Insieme abbiamo imparato a scoprire, riunione dopo riunione, la dimensione comunitaria e le leggi. Sono proprio queste che permettono a ciascun lupetto di vivere con gioia e lealtà insieme al branco e a pensare agli altri come a se stesso.
Questi sono i valori in cui crede ciascun lupetto che sceglie di entrare ufficialmente a fare parte della grande famiglia scout e che giorno dopo giorno, nel suo quotidiano, si impegna a rispettare facendo del proprio meglio.
Scegliere di far parte del branco e di rispettare le leggi non è facile. Bisogna esser consapevoli delle promesse fatte e degli impegni presi. E dopo aver recitato la promessa con la voce un po’ tremolante e gli occhioni fissi in quelli dei vecchi lupi, ciascun lupetto realizza di esser parte di una famiglia pronta a sostenerlo in ogni momento.
Proprio per per questo motivo non aspetta altro che voltarsi, guardare i suoi fratellini di tana ed urlare con tutta l’aria che ha nei polmoni: ”Buona Caccia!”
LA POTENZA DEL RICORDO
Avete mai incontrato uno scout? La prossima volta che accadrà, qualsiasi età abbia, provate a chiedergli cosa si ricorda della sua promessa.
Non importa quanto tempo sarà passato, saprà raccontarla in ogni singolo dettaglio. La sua non sarà una narrazione triste o malinconica, ma un racconto emozionante, avventuroso e divertente, attraverso il quale riuscirà a trasmettervi le emozioni che ha provato vivendo quell’attimo.
Tutto ciò, dunque, mostra l’importanza della promessa: quanto quest’ultima rappresenti la prima di tante scelte che, durante il proprio percorso, il lupetto o la lupetta sono chiamati a compiere al fine di diventare uomini e donne della Partenza.
E ora non ci resta che augurare al Branco Dhak un gioioso e splendente futuro.
Buona Caccia!
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