Questa è la storia di una strada
Questa è la storia di una strada, la nostra strada…
È così che iniziamo il racconto della Route 2018 del Clan della Rocca, dalla fine. Riprendendo le parole che ci hanno accompagnato durante la veglia di Preghiera al Circo Massimo in compagnia di Papa Francesco.
Una strada faticosa, umida, incantevole, accogliente, sfidante, emozionante e in ogni suo centimetro sempre nostra.
Abbiamo accolto l’invito del Santo Padre e ci siamo messi sul nostro sentiero. Pellegrini per portare la nostra voce in una Chiesa che vuole crescere, uomini e donne in cammino per un futuro sempre più alla portata dei nostri sogni.
La nostra sfida è iniziata ad Arona, in una calda mattina di agosto, pronti al nostro primo grande sforzo: il viaggio in pulmino verso l’Abruzzo!
Da Sante Marie al Lago: un simpatico falsopiano
Il primo giorno, dopo sei ore di parole crociate a bordo del pulmino dell’oratorio, siamo arrivati a Sante Marie. Un minuto di pausa e siamo subito ripartiti con i nostri zaini carichi come i peggiori sherpa dello Sri Lanka alla volta di Santo Stefano.
Questa prima breve tappa di 6 km è stata solo un leggero riscaldamento di quello che avremmo dovuto affrontare i giorni successivi. Il nostro giorno si è concluso, dopo un arrosticino a testa alla festa del paese nella piazza principale, ringraziando il Signore e guardando le stelle che ci avrebbero fatto compagnia per le notti a seguire. Svegliati dal sole siamo ripartiti con grinta verso la nostra prossima meta: Nesce.
La nostra seconda tappa ha subito però una piccola variazione di percorso portandoci a Spedino! Questo minuscolo paese ha ospitato le nostre tende sotto un grande Arco per proteggerle dalla pioggia che ci ha rinfrescato lungo la strada. Sotto l’arco ci siamo riposati e asciugati così che la mattina seguente eravamo pronti per la tappa che ci avrebbe portati alla volta del lago della duchessa, quota 1788 metri.
Siamo ripartiti dunque da Spedino, destinazione Cartore, da dove attacca il sentiero che sale verso il lago inerpicandosi su una gola tra due montagne. Nonostante tutto siamo riusciti con molta fatica a raggiungere il bivacco ai piedi del lago che sarebbe stato la nostra casa per quella notte.
Dal lago della Duchessa fino a Sante Marie
La mattina seguente, freschi e pronti ad una nuova avventura, con nostra grande sorpresa, siamo partiti a coppie e trii per l’hike: Sofia e Valerio hanno fatto la strada dell’andata a ritroso; Lorenzo, Carlo e Chiara invece hanno seguito una strada più lunga ma più agevole; mentre Pietro e Eleonora hanno deciso di perdersi per l’appennino abruzzese.
Dopo esserci incredibilmente riuniti abbiamo raggiunto Rosciolo. Qui abbiamo riscoperto il significato di “avere le mani pulite in tasca non serve a nessuno” e sperimentare un po’ di Provvidenza trovando riparo per le nostre tende sotto la tettoia della Pro Loco.
Il giorno successivo abbiamo percorso 14.5 km sotto il sole cocente per arrivare a Casale Le Crete. Finalmente ci siamo fatti la doccia, lavato i vestiti e portato a termine le attività. La serata si è poi conclusa con una bellissima stellata arricchita da qualche desiderio espresso senza muovere le labbra.
L’indomani ci siamo alzati carichi, pronti per portare a termine la nostra ultima tappa di cammino che ci avrebbe condotto di nuovo a Sante Marie. La sera, dopo una lunga e faticosa camminata, abbiamo deciso di regalarci due passi in centro (ad una nuova festa di paese) per festeggiare il nostro traguardo finalmente portato a termine. Stanchi ma soddisfatti di avercela fatta (tutti più o meno interi) ci siamo addormentati nelle tende.
La città Eterna
La mattina del 12 abbiamo radunato tutte le nostre cose e siamo saliti sul pulmino per dirigerci verso Roma. Ci attendevano 80 gradi e migliaia di ragazzi pronti per andare ad ascoltare le parole del Papa. Una volta che tutti quanti ci siamo ritrovati al Circo massimo i The Sun hanno cominciato a suonare le loro canzoni trasmettendo ad ognuno gioia e serenità.
Alle 18 infine ecco arrivare Papa Francesco sulla sua papa mobile che si fa largo tra la folla di migliaia di giovani. Le sue parole e i suoi discorsi sono stati fantastici come sempre e hanno fatto ragionare tutto il mondo sulle questioni più importanti. La sera abbiamo girato per il centro di Roma e concluso la giornata con 11 kg di pizza (gratis, salvati da una panettiere che li stava per buttare), gustati su una panchina davanti alla fontana di Trevi.
L’ultimo giorno iniziato con la Santa Messa a San Pietro: siamo rimasti sotto il sole cocente per tutta la mattina ma ne è valsa la pena.
Questa è la storia di una strada…
Questa è la storia della nostra strada che a Roma ha incontrato quella di molti altri pellegrini giunti per rispondere alla richiesta di aiuto di Francesco che in vista del sinodo dei Vescovi si è messo in ascolto delle voci di chi è stato pronto a mettersi in gioco.
La veglia con altre migliaia di giovani è stata un’esperienza più unica che rara. Il Santo Padre ha saputo, come capita spesso, dire le parole giuste, forse non quelle che tutti si aspettavano, ma sicuramente quelle giuste. Vivere la Santa Messa in piazza San Pietro, nonostante il sole implacabile, ha rinvigorito in nostri spiriti che hanno potuto affrontare nuovamente il viaggio sul Bolide Rosso, sicuramente più ricchi rispetto ad una settimana prima.
Lungo la strada abbiamo avuto modo di pregare in comunità con tutti gli altri cristiani riscoprendo la liturgia delle ore. Abbiamo colto l’occasione per affrontare i nostri punti della strada e ci siamo confrontati su temi delicati come l’immigrazione programmando un’azione concreta sul nostro territorio nei prossimi mesi. Infine abbiamo messo su carta in nostri pensieri su questa Chiesa che ora come non mai è pronta ad ascoltare la nostra voce.
Ringraziamo i Ratti della sabina per averci accompagnato lungo la via. Le loro canzoni hanno saputo darci i giusti stimoli per affrontare i nostri discorsi senza cadere in facili banalità o inutili giri di parole.
Un pensiero speciale ai nostri compagni di viaggio e a tutti coloro che come noi hanno percorso una strada, la loro strada…
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